Gruppo Ferretti presenta il 720, lo yacht che più di altri rapprensenta un nuovo anello di collegamento. L’imbarcazione, infatti, può essere tranquillamente definito come il figlio dell’800 presentato l’anno scorso, da cui attinge una raffinata armonia nella distribuzione dei volumi interni e delle vetrate esterne. Contemporaneamente è l’inizio di una serie di nuove proposte con le quali il Gruppo Ferretti vuole esorcizzare il periodo di crisi che, sembra, parzialmente superato.
L’architetto Zuccon, prima matita di questa realizzazione, è decisamente un maestro nel riuscire a creare degli ambienti interni di notevole volumetria, con ampi spazi in altezza, e sapienti flash di luce nei punti giusti. Il tutto condito con una ricerca molto specifica, quasi maniacale, nella scelta dei materiali, degli accostamenti cromatici e nella distribuzione degli spazi. Grande importanza, a questo proposito, è stata data ai vari elementi di passaggio per far sì che gli eventuali ospiti a bordo (10-12 persone), spesso concentrati nelle medesime zone, possano muoversi liberamente senza doversi scansare l’un l’altro. Si può quindi parlare liberamente di coerente evoluzione di un progetto che definisce sempre più chiaramente cosa voglia dire “vivere” un motoryacht Ferretti.
Il nuovo Ferretti 720 è caratterizzato da una linea esterna accattivante e sportiva, con un roll bar con bimini top integrato di nuova concezione ed una vetrata continua che si sviluppa lungo il ponte principale, caratterizzata da un design innovativo che dona grande sportività. Alle grandi vetrate open view collocate nello scafo si aggiungono le grandi finestre posizionate ad illuminare le cabine ospiti e la VIP a prua. Il pozzetto è un vero salotto all’aperto, con pavimento in teak e grande tavolo con panca e poltroncine per 8-10 ospiti.
All’interno del Ferretti 720 – che misura quasi 22 metri di lunghezza e quasi 6 metri di larghezza – i volumi sono generosi ed ulteriormente ampliati dalla luce naturale che filtra dalle grandi vetrate.
Una grande abitabilità caratterizza l’ampio salone che, sfruttando la larghezza dello scafo, offre un ambiente tipico di barche ben superiori ai 70’ ed è suddiviso al suo interno in zona living e dining. Il living offre un comodo divano a L e un divanetto a due posti di colore ecru e tavolino in corian bianco, modello Martì di Poliform.
Verso prua si sviluppa il dining, con un grande tavolo custom made realizzato da Cantori, il quale presenta una base centrale e la piana completamente realizzata in vetro cristallo Omnidecor con finitura bronzo satinato.
I pieni e i vuoti si alternano con eleganza, rendendo l’insieme equilibrato e leggero.
Forse qualche scalino di troppo, utili per movimentare le superfici calpestabili, ma forse un po’ d’impiccio in navigazione.
La parete verso prua del salone alterna diversi materiali: al centro il legno, a sinistra un decoro realizzato da uno specchio bronzato satinato, e su richiesta dell’armatore, è possibile inserire una porta scorrevole per isolarsi dal resto degli ambienti del ponte principale.
Proseguendo, un disimpegno dà accesso alla cucina e alla plancia.
La postazione di guida si trova sulla sinistra e gode della massima visibilità, grazie alla vetrata continua laterale e di prua. Sulla sinistra si apre la porta verso l’esterno: in questo modo l’equipaggio può accedere alla zona galley-pilot house senza transitare attraverso il salone, garantendo così la massima privacy degli ospiti. Sulla destra sono posizionate le scale per accedere sottocoperta.
Molto interessante il design della plancia che sembra “sospesa” nel vuoto e dona all’assieme un immagine molto leggera ed high-tech.
Nella zona notte volumi ed altezze sono a tutto vantaggio del comfort e dell’abitabilità degli ospiti. La suite armatoriale è posizionata al centro e gode del baglio massimo. Illuminata dalle grandi finestre open view, è arredata con mobili bassi, con il letto orientato nella direzione di navigazione.
Anche nella cabina armatoriale la ricchezza dei materiali, nei toni naturali, dona ritmo agli spazi: si susseguono dettagli in laccato alternati alle pannellature delle pareti e alle applicazioni decorative applicate nel fascione del letto e nel testaletto, in cui è inserito anche uno specchio.
Proseguendo verso prua si incontrano due comode cabine con letti doppi, entrambe dotate di bagno privato, e la cabina VIP, completamente a prua, anch’essa dotata di un’ampia sala da bagno con doccia separata.
Ferretti 720 si distingue per la manovrabilità grazie all’avanguardia del sistema ZF SteerCommand for Ferretti, sviluppato da ZF Marine, azienda leader mondiale nella produzione di sistemi per la propulsione marina, in stretta collaborazione con il Gruppo Ferretti: questo sistema, di serie a bordo del nuovo modello Ferretti 720, con timoni indipendenti e virata differenziata ad assistenza variabile permette di dimezzare il diametro di virata e la reattività ai comandi, fornendo emozioni da runabout impensabili su uno yacht da 72 piedi, pur garantendo contemporaneamente il più alto livello di maneggevolezza, controllo e sicurezza a qualsiasi velocità.
Il comfort di guida si completa attraverso l’innovativo Joystick Manoeuvering System (JMS) di ZF, che può essere montato su richiesta. Il JMS controlla elettronicamente motori, invertitori e bow thruster. Un sistema elettronico di controllo permette di far spostare l’imbarcazione in qualsiasi direzione attraverso il movimento del joystick. L’accostamento ad una banchina, la rotazione di 360° sul posto e altre manovre complicate da attuare con le tradizionali leve di comando, diventano operazioni semplici perché il sistema elettronico JMS permette di dosare l’accelerazione dei motori e un innesto morbido delle trasmissioni.
Grazie al Joystick Manoeuvering System (JMS) di ZF, anche su barche con motori in linea d’asse, esiste un sistema d’automatismo per facilitare le manovre su imbarcazioni di ogni dimensione. Il sistema è infatti dotato di una vera e propria unità di controllo che rileva la direzione effettiva della prua della barca confrontandola con la direzione richiesta dal comandante che opera il joystick. In funzione di questo viene dosato l’intervento dei motori e delle eliche direzionali in maniera ottimale per la manovra.
Ferretti 720 monta due motori MTU 10V 2000 M 92 con una potenza di 1381 mhp oltre ad una motorizzazione opzionale MTU 10V 2000 M 93 da 1524 mhp. Con la motorizzazione maggiore la velocità massima è di 33,5 nodi e quella di crociera è di 30 nodi (dati preliminari).