Tivoli Audio dice basta ai prodotti hig-tech “usa e getta” di qualità scadente e decide di tagliare i prezzi del suo prodotto di punta: Music System, il sistema Hi-fi compatto più esclusivo e trendy del Pianeta. Una vera e propria campagna di marketing che arriva anche in Italia e che punta, come affermano i responsabili presenti nel Belpaese, a “democratizzare” l’ascolto di qualità. Il gioiello tecnologico, che ha conquistato personaggi del calibro di Clint Eastwood e Robert De Niro, solo per fare qualche nome, verrà così proposto nel nostro paese a soli 799€ rispetto ai 1.100€ precedenti, dando vita alla prima “Luxury Accessible Collection”.
Offrire un prodotto che garantisca una perfetta sintesi tra qualità del suono e prezzo concorrenziale: questa la sfida lanciata da Tom De Vesto, fondatore di Tivoli Audio autentico guru dell’hi-fi, con l’ideazione di una linea di lusso accessibile a tutti. Una vera e propria scommessa volta a trovare una soluzione ad una problematica sempre più diffusa. Complice la crisi economica globale, infatti, anche gli audiofili più esigenti si trovano a dover limitare le spese e vanno alla ricerca di “acquisti intelligenti”.
Ecco perché l’ideale è un sistema hi-fi di alta qualità, che duri nel tempo e che sia proposto ad un prezzo contenuto: tutte caratteristiche che da oggi fanno parte del background di Music System.
Inoltre, grazie alla semplicità nell’utilizzo e alla sua peculiarità di durare nel tempo, il Music System di Tivoli Audio si sposa alla perfezione con il concetto di Slow Tech ideato dall’italianissimo Sanino Vaturi. Mutuando il successo ottenuto dal circuito slow food alla tecnologia, il fondatore di Sounders (www.sounders.it), ha messo in piedi una rete di punti vendita dell’Hi-fi in grado di offrire una tecnologia di lunga durata, con “ingredienti” (componenti) di assoluta qualità da gustare in ogni momento, contro lo stress di dover cambiare dopo pochi mesi un prodotto hi-tech appena acquistato. Il tutto all’insegna dell’ecologia, in quanto prodotti di lungo periodo rispondono anche ai problemi di riciclo dei dispositivi tecnologici.
