Itama 62′

Itama, brand del gruppo Ferretti noto in tutto il mondo per i suoi celebri open simbolo della nautica Made in Italy, si presenta al Salone Nautico di Genova con due grandi novità: l’Itama 62’, rivisitazione del celebre Itama FiftyFive, uno yacht dal design contemporaneo  e grintoso che fa la sua prima comparsa in questa importante vetrina, e l’Itama 45’, presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes. L’Itama 62’, progettato dall’architetto Marco Casali in stretta collaborazione con l’AYT, il centro di ricerca e progettazione navale del Gruppo ed il team di architetti e designer del Centro Stile Ferrettigroup, è lungo 19,03 metri e dotato di una motorizzazione che con 2 motori MAN V12 da 1360 mhp (1000 kW)  consentono di raggiungere i 40 nodi di velocità massima e 37 nodi di crociera. Inoltre, la celebre linea dello scafo a V profonda 20°, caratteristica distintiva degli yacht Itama, garantisce un’impareggiabile tenuta di mare, grazie alla prua più alta e alla poppa marcatamente slanciata. Infine, nell’Itama 62’ il processo di laminazione dello scafo è arricchito dall’utilizzo di fibre aramidiche, capaci di conferire ulteriore stabilità e robustezza all’imbarcazione in navigazione, anche ad alte velocità. Il nuovo Itama 62’ prosegue nella direzione che il cantiere ha intrapreso con successo negli ultimi anni, puntando su soluzioni in grado di sfruttare al meglio la resa dei volumi, la vivibilità a bordo, l’ottimizzazione degli spazi e l’esperienza di libertà durante la navigazione. Il nuovo mood si nota a partire dall’ampio pozzetto che, oltre alla grande area prendisole, ospita un tavolo esterno sdoppiabile e un comodo divano che va ad affiancare la zona di pilotaggio con sedile fronte-marcia e chaise-longue.

Sempre in questa direzione sono di notevole rilevanza le evoluzioni rispetto al suo immediato predecessore, a partire dalla poppa, con la nuova inclinazione dello specchio, che crea un nuovo dinamismo delle linee esterne senza prescindere dai valori classici del passato. Altre novità di questo modello sono la passerella a scomparsa mediante sfilo, integrata nello scafo, e la spiaggetta di poppa, che può scendere in acqua per varare ed alare il tender. Tornando sull’area di poppa, è stato ricavato un ampio e pratico gavone da utilizzare per i water toys e la doccetta, che risulta avere una migliore modalità d’utilizzo. Nell’Itama 62’ restano anche tutti i più importanti dettagli stilistici e tecnologici che caratterizzano il nuovo corso degli scafi della linea Itama: il parabrezza in cristallo che, oltre a conferire ulteriore slancio al profilo della barca, garantisce una protezione totale all’interno del pozzetto, la plancia di comando, che vede un ampio utilizzo di carbonio sia nelle finiture che nella ruota del timone, il tendalino elettroidraulico, che permette di passare con facilità dalla completa protezione della dinette alla totale apertura, favorendo il massimo godimento della vita a bordo.

Il layout standard dell’Itama 62’ conta 3 cabine e 3 bagni “en suite”, oltre alla comoda dinette con cucina. La cabina marinaio, opzionale, gode di ingresso separato a poppa, così da garantire il massimo della privacy a bordo. Accanto a una distribuzione classica degli spazi a bordo, si notano subito le nuove soluzioni estetiche che giocano con cromatismi inediti, essenze raffinate e luminosità senza paragoni. La scrupolosa ricerca stilistica dei materiali e il ricorso al laccato bianco donano infatti maggiore luminosità  agli interni per un immediato senso di libertà.

Nella direzione di un’impronta sempre più contemporanea si inserisce anche la scelta delle finiture dell’allestimento sotto coperta: la netta predominanza del bianco, il blu dei divani e le finestrature più ampie, che rendono più ariosi e marini gli interni, riprendono gli stilemi classici da barca mediterranea, in cui affondano le origini del marchio. Sotto coperta, la grande vivibilità degli spazi è immediatamente percepibile entrando nell’ariosa dinette con divano a C, di fronte alla cucina attrezzata per garantire il massimo comfort a bordo che comprende un frigo a colonna, un piano di cottura a quattro fuochi e un forno elettrico. La cabina armatoriale, nella classica collocazione a prua, e le cabine ospiti, nella zona di baglio massimo a poppa, sono ampie e spaziose, con comodi armadi, morbida moquette ed eleganti rifiniture in pelle che impreziosiscono giroletto e  rivestimenti delle paratie. Tutte le cabine sono dotate di bagno privato en suite con comodo box doccia separato e pavimenti rivestiti da elegante teak che ben si alterna ai colori chiari che caratterizzano gli ambienti. Merita una menzione a parte il bagno della cabina armatoriale – più ampio e spazioso rispetto alle imbarcazioni della stessa categoria – ulteriormente impreziosito da un ricercato mosaico a parete nel box doccia. Marco Casali, yacht designer di Itama, commenta soddisfatto: “Siamo molto orgogliosi del lavoro che ci ha portati alla realizzazione dell’Itama 62’. Lavorare sui tratti storici del brand e rielaborarli secondo le esigenze degli armatori, apportando le migliorie che fanno dell’Itama 62’ un modello di stile contemporaneo, è stato un processo stimolante che mi ha visto lavorare fianco a fianco con il Centro Stile del Gruppo Ferretti. ”

Accanto all’Itama 62’, Itama mette in mostra a Genova anche l’ultima novità dell’anno nautico: si tratta dell’Itama 45’, un 13 metri che ha già conquistato il plauso degli esperti del settore e degli appassionati durante la sua presentazione in anteprima a Cannes. Discendente del Forty e ancora prima dello storico Itama 38’, l’Itama 45’ è destinato a diventare uno dei modelli rappresentativi della gamma. Fascino senza tempo, animo sportivo e inconfondibile stile Made in Italy sono le caratteristiche portanti di questo nuovo yacht che, come tutti i modelli della flotta Itama, privilegia un contatto diretto con il mare regalando un’esperienza unica ed ineguagliabile.
Anche le linee, filanti ed essenziali, sono quelle tipiche di Itama, con la ormai consueta carena a V profonda 22° che garantisce una tenuta di mare senza paragoni, grazie anche alla spinta dei due motori Cummins da 480 CV ciascuno.

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