Il Boston Tea Party, la rivoluzione che cambiò l’America

“Non vogliamo più pagare la tassa sul tè! Forza compatrioti versiamolo in mare!” Ecco come esordirono il 16 dicembre 1773 gli americani di Boston protestando contro i coloni britannici.

Il Boston Tea Party non è, come si potrebbe pensare, un grande ritrovo di bambole e peluches per bere il tè tutti insieme: è invece un anniversario della storia d’America che nessun patriota statunitense può dimenticare.

Ogni anno da quel fatidico 16 dicembre, che diede il via alla Rivoluzione Americana, i bostoniani festeggiano questo atto di ribellione gettando 45 kg di scarti di tè in mare. Il tè viene gentilmente offerto dalla stessa compagnia dell’epoca coloniale che si vide le proprie casse volare in mare: la London’s East India Company.

Dal XVIII secolo, la Boston Tea party e l’Annual Reenactment sono motivo d’orgoglio per il popolo americano che li festeggia partecipando vigorosamente all’evento, assistendo a teatrini e rappresentazioni rievocative in costume. Tutto si riconduce alla forza d’animo che ebbero gli americani del ‘700 nel respingere le assurde pretese inglesi che tassavano tutto ciò che “capitava a tiro”.

Il Boston Tea Ships & Museum e la Old South Meeting House ogni giorno accolgono numerosi turisti, soprattutto connazionali, che imparano e conoscono più da vicino la loro breve ma coraggiosa storia nazionale. Ad allargare il patriottismo c’è anche una speciale birra, prodotta solo nella città di Boston e famosa per l’uso di un pregiato tè nero delle montagne Wuyi in Cina, unito al luppolo: la Boston Tea Party Ale.

 

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