Hispano Suiza Granturismo

Il marchio Hispano Suiza, ai più giovani, potrà non dire nulla. In realtà si è trattato di una bella parentesi dell’automobilismo nei primi anni ‘900 (1904-1938), nota soprattutto per le auto di lusso, con motori fino a 12 cilindri e 10 litri di cilindrata. Questa parentesi cessò, come molte altre del periodo, allo scoppio della Guerra Civile spagnola, lasciando comunque il segno per alcuni record di velocità e qualche vittoria sportiva, ma soprattutto per vere e proprie “cattedrali” su ruote come la J12 del 1932 o la H6B del 1919. Il ritorno della Hispano Suiza ai giorni nostri è stata una delle novità del Salone di Ginevra 2010. Come spesso accade per i piccoli costruttori moderni, il primo modello è una supersportiva, denominata Granturismo (o GT). Il nome non è certo tra i più originali, bisogna ammetterlo, mentre le soluzioni tecniche adottate potrebbero rivelarsi piuttosto interessanti.

Innanzitutto il motore, un V10 5.2 FSI ad iniezione diretta (di derivazione Audi), sovralimentato attraverso due compressori ad azionamento elettrico. Sistemi di questo tipo sono stati presi in considerazione da molti costruttori, soprattutto nell’ottica di una futura integrazione “spinta” fra motore termico ed apparati elettrici. Il risultato per la Hispano Suiza GT parla di 750 cavalli ad 8.200 giri e ben 700 Nm a 6.650 giri, per uno 0-100 coperto in 3,4 secondi ed oltre 330 orari di punta massima. La potenza viene scaricata a terra dalla trazione integrale permanente, attraverso un cambio manuale a sei rapporti di serie mentre come optional è disponibile l’automatico. Anche il peso, grazie al telaio spaceframe in alluminio con carrozzeria in fibra di carbonio, è particolarmente ridotto: 1.590 kg.

Secondo quanto annunciato, la Hispano Suiza GT verrà proposta in futuro anche ibrida. Il motore elettrico da 150 cavalli agirà sulle ruote anteriori, mentre la trazione posteriore verrà demandata al già citato V10. Non sarà una vettura per tutti, questo è lampante: la GT “normale” partirà da 700.000 euro, la ibrida… qualcosa in più.

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