L’ultima esclusiva creatura del celebre tuner tedesco Hamann è una personalizzazione su base Porsche 911 GT2. E’ difficile parlare di una special su base Porsche, perché (quasi) ogni modello di questa storica Casa rientra nel settore dell’arte in movimento e, si sa, l’arte è innanzitutto sensazione, percezione, illuminazione. Hamann aggiunge un pizzico di pepe al menù, grazie a un kit estetico a tratti feroce senza mai sconfinare esplicitamente nell’eccesso. Difficile parlarne dunque senza poterla toccare o sfiorare, si rischia di scadere nel solito, nel già detto, specie se si azzardano cose del tipo: “Esteticamente non si tratta di una rivoluzione, ma di un’evoluzione che migliora la specie”. Se il lettore si fermasse alla prima parte di questa affermazione, potrebbe pensare che la nostra valutazione sia negativa e che si accusi Porsche di una mancanza di originalità, ma non è così. Porsche è Porsche e leggendo interamente la frase si può comprendere cosa rappresentino nel settore i modelli di super sportive di questo marchio: una continua evoluzione verso la perfezione della specie. “E’ la natura” verrebbe da dire, se non fosse per il fatto che questa creatura è metallica e fatta da mani umane. Estetica a parte, la maniacale cura dell’assetto, la storica trazione posteriore, il preciso cambio manuale a 6 velocità, il Porsche Active Suspension Management (PASM), il performante sistema frenante (carboceramico), l’intero concept del veicolo, la guidabilità, tutto l’insieme di elementi che compongono la meccanica di questo modello in particolare, sono un puzzle studiato appositamente per dare emozioni al volante, più che per sorprendere gli occhi. La “cura” di Hamann nn fa altro che aumentare, per quanto possibile, la cattiveria della GT2, soprattutto dal punto di vista estetico. Un “giocattolo” disponibile in pochissimi esemplari per altrettanti facoltosi appassionati.
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