Mentre i sistemi dei valori sono mutati a livello planetario, il mondo del design aveva già iniziato a guardare ai paesaggi urbani per trarre nuova ispirazione e inventare modelli più strutturali e costruiti, destinati a sopportare la prova del tempo.
Il 2010 vede così i designer replicare strutture robuste e complesse, basate su tre temi guida: il traforato, il tubolare, la catena. Il platino, il più versatile tra i metalli preziosi, si presta interamente a questo tipo di tendenza che privilegia pezzi dal sapore scultoreo. Il suo peso e la sua densità, perfetti per creazioni complesse, atte ad esprimere tutta la delicatezza del merletto più fine, apportano solidità in strutture apparentemente vuote e consentono alle pietre preziose di rimanere saldamente sospese, come per magia.
La durevolezza di questo metallo fa della gioielleria in platino la scelta perfetta da indossare tutti i giorni, per tutta la vita.
A Baselworld 2010, in particolare, si sono distinte le creazioni in platino firmate Guangzhou Zokin, quelle di Hélène Courtaigne Delalande, di Philippe Tournaire, di Peter Heim, Henrich & Denzel, Uni-design, Shrenuj, Fine Jewellery, D’O Roberto Demeglio, Bruno Drera, Paolo Piovan Gioielli, Yoshidia, Suzuki Housyoku, Asano Shouten, Eiko, Katie Rowland, Jodie Hook, James Newman, James Newman, Phyllis Bergman e MaeVona.
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