Il nome di questa dieta è legato al farmacista Dottor Alberico Lemme che tra il 1990 ed il 2000 ha sviluppato questo regime alimentare seguendo un approccio filosofico al cibo, o almeno questa è la teoria esposta in libri e in siti gestiti dalla ‘Filosofia Alimentare’ da lui fondata. Sulla definizione di ‘l’uomo che sussurrava ai ciccioni’ che viene data come sottotitolo ad uno dei libri relativi al creatore della dieta, lasciamo che ognuno interpreti a suo modo sia l’affermazione, sia l’approccio con una terminologia che non fa parte del linguaggio medico.
I fattori fondamentali da valutare per Lemme sono 5:
1. indice glicemico degli alimenti
2. biochimica degli alimenti
3. orario di assunzione
4. associazione dei cibi
5. pool enzimatico individuale
La teoria dell’indice glicemico è nota e legata alla produzione di insulina del nostro corpo in base ai cibi che assumiamo.
La biochimica degli alimenti, è la valutazione in base alla loro composizione e non all’energia che apportano al nostro fisico.
Relativamente all’orario, per esempio, la pasta, che sono zuccheri a lento rilascio, consumata entro le 9 della mattina non ha impatto calorico perché si ha tutto il giorno per ‘bruciare’.
Valutando l’associazione dei cibi, si vuole evitare 2 proteine insieme o anche carboidrati e proteine che andrebbero ad appesantire e a ‘pesare’ sulle calorie. Mai carne e pasta nello stesso pasto e se volete la pasta va mangiata a colazione!
Il pool enzimatico è invece la variabile personale, ovvero quella diversa per ognuno di noi. Non è ben chiaro come si calcola e come ‘funziona’.
Dalla dieta si eliminano, oltre al latte e ai derivati, lo zucchero, il dolcificante, il sale e l’aceto.
I pro della dieta Lemme
Non ci sono limiti alle quantità, sono concessi tutti i tipi di cottura, anche i fritti, non vengono eliminate quelle cose che spesso si amano ma non sono adatte ad una alimentazione sana (per esempio le patatine fritte).
I contro della dieta Lemme
Si eliminano quasi del tutto frutta e verdura, alimenti che sono apportatori di nutrienti di base e per l’apporto di fibre, aiutano l’intestino e l’organismo a mantenersi in equilibrio. Anche l’eliminazione del latte e dei formaggi e derivati sopprime una categoria completa che non è mai salutare.
Esempio di due giornate di dieta:
Colazione: frittata + caffè
Spuntino: 1 limone a spicchi + tè
Pranzo: petto di pollo + caffè
Cena: orata + caffè
Colazione: pasta olio e peperoncino + caffè
Spuntino: 1 limone a spicchi + tè
Pranzo: filetto di manzo + caffè
Cena: sogliola + caffè
Fonte fotografica | Pinterest