Dieta dissociata

La creazione della dieta dissociata risale agli anni ’70, come altri tipi di diete (la dieta a Zona, la dieta Dukan e anche la dieta del minestrone) che in quegli anni, grazie ai progressi della medicina legati all’alimentazione, trovarono il loro inizio e futuro sviluppo. Ma è stata solo un recupero di teorie formatesi molto prima e successivamente riprese e rielaborate, anche grazie all’evoluzione sociale. Vediamo nei dettagli le caratteristiche di questa dieta dimagrante, fornendo consigli e informazioni utili per chi vuole dimagrire pancia e fianchi con la dieta dissociata.

Storia della dieta dissociata
Nel 1911 il Dott. William Howard Hay, negli Stati Uniti, perfezionò questo regime alimentare per contrastare la malattia di Bright (la degenerazione del tessuto renale) che lo colpì. Secondo le teorie del medico gastroenterologo, creandosi accumuli di sostanze generate dalla digestione e dal metabolismo per una alimentazione errata, il corpo non riesce a smaltirle causando problemi di salute e di sovrappeso. Dalle sue ricerche, l’assunzione di un solo tipo di proteine a pasto, o con specifiche combinazioni, si genera, oltre al miglioramento della malattia, anche un consistente dimagrimento. Negli anni ’70, la dieta di Hay o ‘food combining’, venne ripresa, lievemente perfezionata grazie all’evoluzione tecnologica, ed ebbe nuovamente fortuna e diffusione.

Le regole della dieta dissociata
Le principali regole della dieta dissociata sono fondamentalmente quattro:
– mai associare nello stesso pasto i carboidrati con le proteine e i frutti acidi
– verdura e frutta devono essere parte principale dell’alimentazione
– limitare il quantitativo di proteine, amidi e grassi
– mangiare grano e farinacei integrali, evitando le farine raffinate e gli zuccheri
Questo secondo le teorie di Hay che la corretta procedura digestiva delle proteine necessita di un ambiente acido, mentre i carboidrati hanno bisogno di alcalinità (l’opposto), per questo le due tipologie di alimenti vanno tenute separate durante i pasti. Per aiutare la scelta degli alimenti ci sono delle tabelle tra cui scegliere e fare le corrette associazioni.
Alcuni esempi: mai la pasta con un sugo di carne, bene invece con sugo di verdura, mai il riso con il pesce e se volete fare la macedonia, mai i frutti di bosco con le banane.

Pro e contro della dieta dissociata
Cosa troviamo di positivo in questa dieta? Possiamo affidarci completamente a questo regime alimentare senza problemi? Anche in questo caso ci sono delle note da fare presente.

Pro: E’ sicuramente positivo lo stimolo a mettere al centro dell’alimentazione la frutta e la verdura come è anche nella piramide della dieta bilanciata. La limitazione di zuccheri e prodotti raffinati, preferendo quelli integrali, agevola sicuramente il processo digestivo e un corretto funzionamento dell’intestino. Una variazione degli alimenti permette un apporto diversificato di sostanze nutritive.

Contro: La suddivisione dei cibi non è così netta, andando quindi in contrasto con le teorie di Hay. Ovvero ci sono molti alimenti che contengono fibre e proteine insieme o carboidrati e proteine, per esempio i fagioli che contengono fibre, proteine e carboidrati. Ne consegue che è difficile fare una netta suddivisione degli alimenti andando a negare la base del meccanismo della dieta.

Altri programmi nutrizionali sono presentati nello speciale diete di Veraclasse

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