Kundalini propone delle nuove collezioni di lampade che sottolineano l’originale visione dell’azienda attorno ad un tema di grande attualità che percorre il mondo del design contemporaneo: la modularità della natura.
Una logica aperta a infinite, creative variazioni, come dimostra la nuova lampada da terra Homology Lamp che nasce dalla riflessione del designer Giorgio Gurioli sulle strutture tridimensionali del DNA e delle proteine, che rivelano una loro sequenzialità e un loro ritmo, aperto e duttile.
Homology Lamp traccia nello spazio una linea flessuosa, plasmata in un materiale tecnologico come il poliuretano compatto, con un’anima in acciaio.
Rigore e creatività insieme, nel segno di un nuovo concetto di modularità fluida e giocosa, vengono sperimentati anche con la lampada da parete Pixel progetto firmato da Bakery Group.
Qui la fonte d’ispirazione è apparentemente opposta alla natura e attinge al pionieristico linguaggio dei computer anni ’70.
Il pixel come il più piccolo elemento costitutivo dell’immagine viene ripreso come elemento-matrice per comporre liberamente disegni di effetto escheriano: più lampade accostate l’una all’altra formano lo schermo che ognuno preferisce costruire.
L’invito è a “pixelare” intere pareti, con un effetto incisivo e d’impatto.
E sempre in sintonia con le nuove esigenze di libertà compositiva, Kundalini propone infine Dew, design di Emmanuel Babled.
Dew diventa un sistema di lampade a sospensione: le sfere in vetro, da moltiplicare in installazioni personalizzate, realizzano scenografie luminose e d’atmosfera…
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