Dopo la teatralità policroma e multietnica del Salone 2009, in cui Kartell ha voluto celebrare il 60° anniversario esponendo sullo stand l’intero catalogo di prodotti, ecco che quest’anno il registro cambia, e si presenta al suo pubblico con uno stand progettuale dal singolare look all black.
Un layout sicuramente sofisticato, lineare, dal mood museale dove l’ampia selezione dei nuovi prodotti Kartell viene esposta su pedane argentate, come vere e proprie opere d’arte, in un’unica, elegante cromia.
Perché questa veste monocolore? Perché Kartell ama stupire, e questo è uno dei molti modi in cui l’azienda può presentarsi. Una veste sicuramente inaspettata se indossata da un Brand che ha nella vastità della gamma colore uno dei suoi punti di forza.
I nuovi prodotti sono caratterizzati da un design rigoroso o irriverente, poetico o concettuale. Linguaggi progettuali differenti che prendono forma attraverso le più sofisticate tecnologie produttive, tutti accomunati dalla costante spinta alla ricerca e all’innovazione nell’ambito dei materiali.
Come sempre, l’allestimento dei 1.000 mq dello stand è curato da Ferruccio Laviani, art director di Kartell da ormai 20 anni. All’ingresso, una serie di maxischermi al plasma accolgono i visitatori, proiettando una serie di video aziendali che raccontano attività, progetti ed eventi del marchio.
Tre i nuovi modelli di sedie si vanno ad aggiungere alla ricca offerta già presente in collezione: la sedia Masters di Philippe Starck, originale omaggio al genio creativo di tre maestri del design; la famiglia di sedute Audrey in alluminio pressofuso di Piero Lissoni; Comback Chair, una seduta dallo schienale importante, che richiama le Windsor per Patricia Urquiola; Tokujin infine presenta in stand uno dei pezzi della serie “Invisibles”, una poltrona completamente trasparente dalle forme squadrate e dagli spessori importanti. Accanto ad esse, Super Impossible, una rivisitazione “glossy” della sedia Mr Impossible di Starck.
Starck disegna per Kartell un trio di tavoli multifunzione che hanno la trasparenza unita al colore come punto di forza, e che vanno a completare la gamma Top Top: Tip Top, un piccolo side-table, Top Less, un tavolino perfetto per la casa e il contract e King Top, elegante tavolo da pranzo dal piano rotondo sorretto da un monolite trasparente.
Entrano in catalogo pezzi grandi, come la prima consolle in plastica trasparente, Ghost Buster, accompagnato dal comodino Small Ghost Buster, entrambi disegnati da Philippe Starck, e pezzi piccoli, come gli orologi da parete, Tic & Tac, ancora di Starck, il nuovo portariviste, Front Page, frutto dell’estro creativo delle svedesi Front e infine la libreria Sundial dei giapponesi Nendo.