Foscarini, in occasione del Salone Internazionale del Mobile 2010, ha lanciato delle novità nate in collaborazione con alcuni dei giovani designer italiani di riferimento per quanto riguarda le tendenze più in auge.
Rodolfo Dordoni, ad esempio, ha firmato il progetto Lumiere XXS che propone inedite geometrie per il diffusore, insieme a un segno più deciso e una nuova finitura laccata per il treppiede in metallo. Morbida, avvolgente e omogenea, la luce si propaga dal corpo diffusore in vetro soffiato, lavorato con metodo artigianale e rieditato in questa nuova versione con un profilo più netto e marcato.
Lucidi e Pevere hanno firmato invece Aplomb che presenta un modello rivoluzionario che utilizza questo materiale con uno spirito ed una tecnologia del tutto innovativi.
Si compie così un eccezionale salto di scala, dalle grandi architetture a una piccola sospensione da interni, per tradurre in un prodotto di estrema eleganza e semplicità formale un materiale da sempre legato al mondo dell’edilizia.
E’ a quel mondo che si ispira anche nel nome: Aplomb, a piombo come il filo da sempre usato dai muratori. Ma in francese Aplomb significa anche ‘disinvolto, sicuro di sé’, come questa lampada che si distacca dall’asettico minimalismo con tutta la ricchezza materica del cemento.
Sempre i designer Lucidi e Pevere hanno progettato per Foscarini anche Bahia, caratterizzata da una forma seducente e ancestrale che richiama la visione aerea di un arcipelago che irradia le sue sfumature descrivendo aree concentriche.
Lo charme di Bahia emerge dalla sovrapposizione di tre piatti, lievemente asimmetrici nel profilo e nella disposizione: i primi due ospitano la sorgente luminosa, accompagnando ed abbracciando la luce che scorre sulla loro superficie concava, sfumando verso i bordi. Il terzo elemento convesso completa la composizione, stagliandosi in controluce con un segno deciso e contrastante. Ogni bagliore sembra contenuto nel raggio di un bagliore più esteso e soffuso in un gioco di schermi e riflessi, andando a comporre un quadro di chiari e scuri, che la rendono al tempo stesso oggetto illuminante e luminosa decorazione.
Luca Nichetto ha dato vita a Troag, ispirata al tröag svedese, una ciotola in legno a forma di canoa utilizzata per schiacciare la frutta, un oggetto che è molto di più di un utensile domestico perché tramandato di generazione in generazione. Questa inedita sospensione è realizzata in legno multistrato, curvato a caldo e lavorato sui bordi, con una particolare fresatura che crea un profilo inclinato e dinamico, enfatizzato dalle venature del legno.
Infine, Marco Zito è la mente che si cela dietro Tua, una lampada da tavolo di sorprendente semplicità, meditata con cura profonda. Tua si ispira al palmo di una mano che contiene una luce: un gesto rassicurante tradotto in un unico piano metallico sagomato che diventa al tempo stesso sostegno e schermo della lampada. La sua semplicità valorizza la raffinatezza con cui è stato pensato ogni dettaglio: l’ampio raggio della piega, la sottrazione di materia su uno dei due lati ed il trattamento degli spigoli arrotondati. Dettagli che danno al segno una morbida continuità d’insieme e che concorrono a valorizzare il suo carattere friendly, discreto e rilassato.