Driade al Salone del Mobile 2009

Driade si presenta la Salone di Milano con la stessa attitudine allo stile e all’altra qualità, caratteristiche imprescindibili del made in italy. Tra le novità di quest’anno c’è Floating Sofa, progetto sviluppato da Oscar Tusquets, vera anima della progettualità spagnola: divano dalle forme atipiche, la sua “differenza” è un inno alle infinite possibilità del progetto e alla assoluta non omologazione del designer.
Lo stesso Tusquets firma anche Salomonica, un tavolo che riprende le strutture in ferro e ghisa della tradizione popolare mediterranea, e Lucas, poltroncina dal disegno esuberante e sensuale nata nel 1989 e oggi riproposta, con struttura in fusione di alluminio lucidato, braccioli in acciaio sagomato rivestiti in cuoio rosso, seduta e schienale con imbottitura rivestita in velluto rosso mohair di lana.
Xavier Lust ci ha abituati a spericolate incursioni nel mondo dei metalli attraverso la proposta di grandi dimensioni, di torsioni disperate o lavori di piegatura, e questa sua vocazione si esplica nel progetto Virgo, un sistema di tensione che prende le sembianze tipologiche di una libreria da centro, ma in realtà ci porta a ragionare sui rapporti tra superfici concave e superfici convesse.
Il giapponese Naoto Fukasawa propone il tavolo Taku in abbinamento della sedia Zaza, che recupera un modello estremamente diffuso nel dopoguerra, ne riconosce la perfetta consequenzialità delle parti, ne sottolinea, con la materia ed il colore, il valore volumetrico e ce lo restituisce come oggetto di lusso.
Lisa è invece la poltroncina, firmata da Marta Laudani e Marco Romanelli, che segue le forme del corpo e rappresenta un passepartout, un grimaldello per riscoprire luoghi e riti dimenticati: poltroncine attorno al tavolo da pranzo perchè la conversazione non si spenga alla fine della cena; poltroncine nella camera da letto per pensare o negli ingressi per appoggiare una borsa, scrivere un appunto, “fare subito casa”….

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