È congelata nel tempo e nello spazio la donna che scende sulla passerella di
Bottega Veneta e presenta la
moda inverno 2013 disegnata da Tomas Maier: la bellezza diventa rigore, misura e linee ben pulite, spazi ben organizzati, silhouette decise e l’assenza di dettagli inutili. Insomma la moda come essenza di bellezza fredda ma disarmante
I capelli raccolti a chignon basso, i giri di perle e gli occhiali da sole grandi neri e squadrati bene introducono una moda fatta di spalle strette e squadrate, maniche aderenti, vita sottile e fianchi leggermente in evidenza. I pantaloni sono asciutti, le gonne sotto il ginocchio e spesso svasate, le linee delle silhouette dritte, il look coperto e il mood anni ’40.
A una tale idealizzazione della moda e della sua essenza corrisponde una palette cromatica dove fanno da padrone le tinte scure come il marrone castagna, il blu tormalina, il verde bosco e il nero ai quali si susseguono poi occasionali bagliori di luce dati dalle nuance del prugna, del malva e dell’arancio briciato oltre che tinte neutre, beige e grigi.
Infine, focus suoi materiali che continuano la scelta seria di tutti gli outfit della sfilata con texture corpose e opache tra le quali si distinguono lane compatte, velluti giapponesi e crêpe di varie. Una luce moderna è data ai capi dai piccoli dettagli come paillettes, perline e fili metallici ed effetti tridimensionali con frange, sfilacciature e ricami.
Fonte | Getty Images Entertainment