Thomas Jefferson e Andrea Palladio in una mostra a Vicenza

Dal 19 settembre 2015 al 28 marzo 2016 sarà possibile ammirare presso il Palladio Museum di Vicenza una mostra dedicata a Thomas Jefferson, grande stimatore di Andrea Palladio e convinto sostenitore degli ideali civili di ispirazione illuminista.

Cosa hanno i comune Thomas Jefferson e Andrea Palladio? Il primo, nato nel 1743 in Virginia, è uno dei quattro volti scolpiti sul Monte Rushmore: terzo presidente degli Stati Uniti, fu il principale autore della Dichiarazione d’Indipendenza americana. Il secondo, veneto, nato nel 1508, fu il più importante esponente dell’architettura cinquecentesca italiana. Due personalità di forte influenza che però appartennero a due mondi distanti, sia nel tempo che nello spazio.
Eppure l’architettura americana post indipendenza, nel suo intento di rappresentare gli ideali di uguaglianza, adottò proprio lo stile Neopalladiano come simbolo di una nuova nazione.
Il merito fu senza dubbio di Thomas Jefferson, un personaggio di grande cultura, oltre che abile stratega, che seppe dare alla sua neonata nazione quella spinta intellettuale capace di unire il popolo americano non solo politicamente ma anche culturalmente. Jefferson fu un cultore della civiltà classica, studiò il latino e il greco, amava l’arte e la letteratura e fu un grande ammiratore di Andrea Palladio. A lui si ispirò quando decise di costruire la sua residenza privata di Monticello, spinto da quanto letto ne I quattro libri dell’architettura, da lui considerati una vera e propria Bibbia.
Come fecero gli esponenti dei grandi imperi Jefferson attribuì all’architettura un ruolo cardine nel rappresentare il nuovo governo indipendente e, in quanto istituzione, ritrovò nel Neoclassicismo quella razionalità necessaria a garantire, anche attraverso l’estetica, la ragione e l’equilibrio.

La mostra che ospiterà il Palladio Museum di Vicenza, città palladiana per eccellenza, vuole rendere omaggio al presidente americano attraverso un’esposizione di disegni, sculture, libri, plastici, video multimediali e fotografie di Filippo Romano che ritraggono le architetture della Virginia. Presenti anche due bozzetti di Canova per la realizzazione della statua di George Washington che venne commissionata dallo stesso Jefferson. Il museo offre inoltre la possibilità di scaricare gratuitamente su mobile un’audioguida  con le testimonianze dei curatori della mostra.

La mostra, realizzata grazie al sostegno di Regione del Veneto e di Fondazione Cariverona, è frutto della collaborazione con Fondazione Canova di Possagno e con Stiftung Bibliothek Werner Oechslin di Einsiedeln. Prende parte a un progetto comune costruito con il Canadian Centre for Architecture di Montreal, che nell’ottobre 2014 ha ospitato il progetto fotografico “Found in Translation: Palladio-Jefferson. A narrative by Filippo Romano”.
I curatori Guido Beltramini e Fulvio Lenzo sono stati affiancati da un consiglio scientifico presieduto da Howard Burns (Scuola Normale Superiore di Pisa) e di cui fanno parte James Ackerman (Harvard University), Bruce Boucher (University of Virginia), Travis C. McDonald (Corporation for Jefferson’s Poplar Forest), Damiana Paternò (IUAV Venezia), Mario Piana (IUAV Venezia), Craig Reynolds (University of Virginia). Il catalogo, in italiano e inglese, è edito da Officina Libraria.
L’allestimento della mostra è progettato da Alessandro Scandurra.

Un imperdibile appuntamento culturale, fra le più belle mostre del 2015.

 

Orari: dal martedì alla domenica, 10-18.

Biglietto: intero euro 10,00 / ridotto euro 7,00 / scuole euro 4,00 / family euro 12,00.

http://www.palladiomuseum.org/exhibitions/jefferson

Twitter / Facebook / Instagram: PalladioMuseum

 

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