Banksy è considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea e la sua identità è ancora sconosciuta.
Le sue opere, in linea con il suo velo di mistero che si auto alimenta, vogliono essere una protesta visiva che coinvolge un ampio pubblico, soprattutto i giovani.
Questa non è una mostra autorizzata dall’autore stesso, come tutte quelle a lui dedicato fino ad ora; perchè l’artista vuole continuare a difendere la propria indipendenza dal sistema oltre alla propria identità.
Il fine di questa mostra promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, è quello di arrivare ad una riflessione sulla collocazione di Banksy ad oggi, ed in futuro, nel contesto generale della storia dell’arte contemporanea.
LA MOSTRA
Saranno presenti opere di collezionisti privati con provenienza certificata e attraverso oggetti, fotografie e video, verrà raccontata l’opera ed il pensiero di Banksy. In modo da far scoprire allo spettatore il percorso storico della street art, partendo dagli anni ’50 e ’60 con il movimento situazionista, alle forme comunicative attraverso i manifesti appesi al muro, fino agli anni ’70 e ’80 a New York e la nascita dei writers ed i graffiti.
Le opere saranno divise in temi e generi, per esempio i ritratti di Kate Moss e la serie “Tesco” riprendono il modus operandi di Andy Warhol e la pratica della riproducibilità dei lavori. Banksy infatti unisce l’ “illegalità” degli writers alla tecnica degli stencil dando vita ad una strategia con lo scopo di poter eseguire i lavori in modo rapido ma allo stesso tempo elaborati.
Attraverso un video sarà spiegato come le opere di Bansky accentuano il loro significato politico e sociale in modo esplicito, attraverso la sua attitudine sperimentale.
La teoria della psicogeografia dice che lo spazio dell’azione dell’artista è il territorio, non a caso le opere di Banksy sono collocate in luoghi specifici, in diversi siti nel mondo; e le opere spesso nascono semplicemente in funzione alla loro collocazione, a dove si trovano.
“Le sue opere sono piene di immagini metaforiche che trascendono le barriere linguistiche. Le immagini sono divertenti e brillanti, eppure talmente semplici e accessibili: anche se i bambini di sei anni non hanno la minima idea di che cosa sia un conflitto culturale, non avranno alcun problema a riconoscere che c’è qualcosa che non quadra quando vedono la Monna Lisa che impugna un lanciafiamme.”
Shepard Fairey , famoso steer artist americano
INFORMAZIONI
Dove
Mudec – Museo delle Culture, via Tortona 56 Milano
Quando
21 novembre 2018 – 14 aprile 2019
Orari
lunedì 14.30 – 19.30
martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
giovedì – sabato 9.30 – 22.30
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
APERTURE O CHIUSURE STRAORDINARIE
Venerdì 7 dicembre (Sant’Ambrogio), 9.30 – 19.30
Sabato 8 dicembre (Immacolata), 9.30 – 22.30
Lunedì 24 dicembre (Vigilia di Natale), 9.30 – 14.00
Martedì 25 dicembre (Natale), 14.30 – 19.30
Mercoledì 26 dicembre (Santo Stefano), 9.30 – 19.30
Lunedì 31 dicembre (San Silvestro), 9.30 – 14.00
Martedì 1 gennaio (Capodanno), 14.30 – 19.30
Domenica 6 gennaio (Epifania), 9.30 – 19.30
Per ulteriori informazioni
Biglietti
Intero € 14,00 | Ridotto € 12,00
Informazioni e prenotazioni
0254917 (lun-ven 10.00-17.00)
Singoli: helpdesk@ticket24ore.it
Gruppi e scuole: ufficiogruppi@ticket24ore.it