Opere raccapriccianti di Ed Atkins in mostra a Londra

Alla Serpentine Sackler Gallery di Londra, fino al 25 agosto, è allestita la mostra intitolata opere raccapriccianti dell’artista inglese Ed Atkins. I visitatori potranno ammirare la sua grande e originale installazione “Ribbons”, che suscita a tratti, emozioni e sconforto. L’artista inglese Ed Atkins è conosciuto in particolar modo grazie alle  sue opere video realizzate con la CGI / animazione digitale.

La mostra di Atkins trasforma la Serpentine Sackler Galleria in un ambiente caratterizzato da suoni sincopati, da corpi e spazi. Questa è la sua più grande mostra personale, effettuata in un’istituzione pubblica del Regno Unito. L’esposizione sottolinea il rapporto ambivalente che esiste tra oggetti reali e virtuali, tra le ‘condizioni’ reali e virtuali. L’artista, sfrutta le superfici iperreali prodotte dai nuovi software digitali per creare ambienti complessi e popolati da personaggi virtuali. L’installazione “Ribbons”, è definita in parte come musical, in parte come horror e melodramma, ed è caratterizzata da sei video proiettati negli spazi della galleria (un antico negozio di polvere da sparo).

Atkins descrive la figura maschile che appare in queste opere collegate tra di loro, rappresentando l’avatar di se stesso in determinate situazioni solitarie mentre beve, fuma, canta, sospira e confessa i suoi pensieri davanti alla telecamera. Tale figura è vista a detta dello stesso Atkins come “un personaggio che è letteralmente un modello, ma è palesemente vuoto, un surrogato e una nave”. L’alta definizione delle immagini permette di vivere l’esperienza al massimo delle capacità digitali, regalando una qualità che colpisce chiunque la stia vivendo. L’artista in questo contesto, ritrae l’uomo ancor più vulnerabile allo sguardo del pubblico e drammaticamente afferma “è forse solo la vicinanza alla malattia e alla morte che ci porta alla vera conoscenza dei nostri corpi.” Le frasi grafiche e le voci fuori campo, che popolano i video di Atkins, incitano al  coinvolgimento lo spettatore innescando in lui, percezioni tattili e suoni, strumenti basilari per  questo processo artistico. L’unica nota di colore a spezzare un’atmosfera unica e sconfortante è quando  il personaggio, presente in modo molteplice sui vari “schermi”, canta “ i think it’s going to rain today” di Randy Newman.

Fonte fotografica | Serpentinegalleries.org

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