Dal 27 aprile al 15 luglio presso Palazzo de’Maio, Fondazione Carichieti,si tiene la mostra dedicata a Giorgio De Chirico. Pittore iniziatore della pittura metafisica,opera una continua ricerca che lo porta ad una riscoperta di motivi classici rivisitati ed interpretati. In questa mostra è possibile conoscere un De Chirico più intimo più religioso e molto intenso.
La mostra sia apre con una straordinaria pietà in terracotta policroma, illustra l’Apocalisse, dipinge cristo e la tempesta,la deposizione e molti altri lavori durante e dopo la guerra.
Nel 1940 realizza sorprendenti litografie per illustrare l’Apocalisse: si assiste ad uno sconcertante mutamento stilistico.
Ne Gesù Divino lavoratore, rende un immagine toccante di un tema così profondo come quello cristiano. L’arte Sacra di De Dechirico pone al centro la figura umana che comporta la scomparsa dell’architettura come soggetto.
Disumanizzata dalle avanguardie e scomparsa in tanta arte contemporanea, la decostruzione e l’essenza della figura umana sono necessarie per liberarsi dei secoli di arte cristiana che avevan posto l’uomo come immagine di dio.
C’è un profonda ricerca di un linguaggio contemporaneo nel segno della bellezza da contemplare e della sfida all’oblio del tempo.
De Chirico è stato tra i pochi artisti del Novecento ad aver colto il paradosso del Cristo che è insieme il più bello fra i figli dell’uomo” e l’Ecce ho senza “bellezza nè apparenza”.
Un’altra tappa da fare per completare il percorso delle mostre di primavera 2012.