A Firenze, alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, fino al 28 settembre si tiene la mostra monografica dedicata al pittore universale Jacopo Ligozzi. L’evento è organizzato dalla Galleria Palatina, in collaborazione con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze. Oltre un centinaio di opere saranno in mostra grazie a prestigiosi prestiti internazionali fatti da musei quali: il Metropolitan Museum di New York, il British Museum di Londra, l’Albertina di Vienna, il Museo Nazionale di Lisbona oltre al Museo del Louvre di Parigi.
Si tratta di un vero e proprio viaggio nel mondo artistico di Jacopo Ligozzi mettendo in evidenza i diversi ambiti nei quali si trovò ad operare il pittore, e la sua poliedrica e versatile fisionomia, all’interno del panorama fiorentino. Inizialmente Ligozzi si trovò a lavorare artisticamente in terra veronese poi si spostò però ben presto a Firenze, dove nel 1577 è documentata la sua presenza presso la corte granducale di Francesco I e dove rimase stabilmente installando proprio lì una solida bottega fino alla sua morte, nel 1627.
L’esposizione della Galleria Palatina di Palazzo Pitti, parte dai tempi in cui l’artista si trovava presso la corte medicea, facendosi apprezzare fin dal suo arrivo come disegnatore di naturalia, attraverso la raffinata produzione di disegni acquerellati o lumeggiati in oro, e successivamente come ritrattista. In mostra, si possono ammirare in particolare il ritratto femminile di Virginia de’ Medici oggi agli Uffizi, e il ritratto di Margherita Gonzaga del Museo nazionale di Lisbona. Ligozzi viene considerato anche un sapiente regista di insiemi decorativi, a esempio nel caso delle pitture, oggi perdute, che ornavano lo zoccolo e le finestre della Tribuna degli Uffizi, ordinategli da Francesco I nel 1584, e di quelli, perduti anch’essi, della grotta di Teti nella villa di Pratolino.
L’artista si mette in luce negli anni anche per la sua attività di pittore di storia e infine come sapiente e delicatissimo progettista di abiti e ricami per tessuti, nonché di manufatti in pietre dure. Una sezione della mostra è inerente dedicata a questi temi. Un altro argomento chiave dell’esposizione sarà quello relativo alle ‘allegorie morali’ e soprattutto alla ‘Vanitas’, che il pittore affrontò in molte occasioni e che costituiscono uno dei punti di maggiore interesse e di approfondimento della sua produzione artistica. Presenti opere del tipo: l’Allegoria della Redenzione, l’Allegoria dell’Amore che difende la Virtù contro l’Ignoranza e il Pregiudizio commissionata probabilmente da Francesco I e ancora l’Avarizia. Fondamentale la seconda parte delle mostra che mette in evidenza la produzione di opere religiose di Jacopo Ligozzi, con le Pale d’altare soprattutto. In mostra il San Girolamo sorretto dall’angelo, il Martirio di Santa Dorotea di Pescia e l’Adorazione della Croce.
Galleria Palatina
Palazzo Pitti – Firenze
Orari: Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: lunedì
biglietto intero € 13,00 e ridotto € 6,50
Telefono: 055 290383
www.uffizi.firenze.it
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