Dal 25 gennaio al 6 aprile 2025, Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, celebra il 250° anniversario della morte di Francesco Maria Preti, il celebre architetto illuminato, con la mostra “Studiosi e Libertini. Il Settecento nella città di Giorgione”.
Castelfranco nel Settecento
Castelfranco Veneto, nel XVIII secolo, era un importante crocevia culturale e commerciale della terraferma veneziana. La mostra mette in luce il vivace cenacolo intellettuale che rese la città di Giorgione un punto di riferimento per arte, scienze, musica e moda. Attraverso una ricca selezione di opere, documenti, strumenti musicali e costumi dell’epoca, l’esposizione celebra personalità straordinarie come Giovanni Rizzetti, Jacopo Riccati e lo stesso Francesco Maria Preti.
Il Teatro Accademico
L’ingresso al Teatro Accademico accoglie i visitatori con una spettacolare installazione caleidoscopica: 48 metri quadrati di specchi rifrangenti che moltiplicano i progetti di Preti in una visione mozzafiato, perfetta per selfie e scatti memorabili. Il Teatro stesso, progettato dall’architetto nel 1745, è uno dei suoi capolavori più rappresentativi. Questa sezione si concentra sui suoi progetti architettonici innovativi, mostrando disegni e modelli che anticiparono le grandi opere teatrali italiane, come la Scala di Milano e il Teatro La Fenice.
Museo Casa Giorgione: il dialogo con Canova
Nel Museo Casa Giorgione, le teorie di Giovanni Rizzetti sulla percezione del colore – precursore delle idee di Goethe – dialogano con il colorismo veneto di Giorgione e la scultura di Canova. Tra le opere esposte, spiccano il “Fregio delle Arti” attribuito a Giorgione e la Maddalena Penitente di Canova, capolavoro che testimonia l’abilità dello scultore nel rendere la “carne” viva.
In questa sede, i visitatori potranno esplorare anche le ricerche matematiche e scientifiche dei Riccati, con strumenti come microscopi e compassi di proporzione, e approfondire l’innovativo sistema postale del tempo, documentato da lettere e bolli storici.
Palazzo Soranzo Novello: lo splendore del Settecento
Nel suggestivo Palazzo Soranzo Novello, le atmosfere del XVIII secolo prendono vita attraverso arredi, abiti e oggetti che raccontano i costumi e le mode dell’epoca. Tra i pezzi esposti:
- Una raffinata Robe à la Polonaise.
- Accessori femminili come nécessaire, boccette porta profumo e scatole porta nei.
- Strumenti musicali unici, come una viola contralto veneziana del 1779 e un violino modello viola d’amore.
La grande Sala degli Specchi, con il suo trionfo di luce e decori rococò, rievoca i fasti dei ricevimenti e delle serate danzanti, mentre il Boudoir espone mobili, dipinti e preziosi oggetti del gusto settecentesco. Per gli appassionati di musica, una sala dedicata offre un’esposizione di strumenti antichi e approfondimenti sull’acustica e la teoria musicale del tempo.
Un viaggio multidisciplinare
La mostra è una celebrazione del fervore culturale del Settecento e delle molteplici discipline che animarono la scena intellettuale castellana: matematica, fisica, architettura, musica e arti visive. Oltre ai contributi degli studiosi locali, si intrecciano influenze esterne grazie ai contatti di Preti con figure come Tommaso Temanza e Giuseppe Tartini.
Informazioni utili
Castelfranco Veneto è una delle città murate più belle d’Europa e uno dei borghi più Belli d’Italia. Patria del Giorgione, merita senz’altro una visita e questa splendida mostra è un’ottima opportunità.
Date: 25 gennaio – 6 aprile 2025
Sedi:
- Teatro Accademico
- Museo Casa Giorgione
- Palazzo Soranzo Novello