Milano ospita Hayez e i suoi baci

120 opere sono esposte alle Gallerie di Piazza Scala a Milano fino al 21 febbraio, per descrivere l’erotismo e il para-erotismo che Francesco Hayez, pittore italiano dell’Ottocento, ha voluto trasmettere ai suoi contemporanei e a noi posteri.
La mostra segue una successione cronologica per  descrivere un passaggio di crescita del pittore romantico e politico in diverse città italiane. Questa scelta espositiva è leggermente in contrasto con il metodo di rappresentazione che Hayez usava, preferendo traslare temporalmente la realtà storica in altre epoche per non incombere in denunce statali.

Protagonista assoluto in questa iniziativa museale unica, prima di adesso, è l’accostamento di tre rappresentazioni del quadro che gli donò celebrità: “Il bacio”.
Con dettagli che sembrano essere stati presi da un frame cinematografico, con prospettive dinamiche  e con la presenza di sentimenti nascosti, Hayez ci racconta un’epoca e una unione.
Un’unione tra amanti senza volto e tra due nazioni alleate, l’Italia e la Francia, nella seconda guerra di Indipendenza del 1859.
Le tre repliche si differenziano tra loro solo per alcuni dettagli, ma il saluto che il patriota fa alla sua amata rimane appassionato e attuale divenendo una icona del Risorgimento italiano.
Ma ad accompagnare lo spettatore ci sono anche capolavori come “La distruzione del Tempio di Gerusalemme” proveniente dall’Accademia di Brera, “Santa Maria Maddalena penitente nel deserto” che con la sua purità ci trasmette sentita penitenza, lo splendido e dettagliato “Maria Stuarda nel momento che sale al patibolo” e una serie di vicende raffigurante l’amore incompreso di Giulietta e Romeo.

Soggetti erotici, ritratti e molti autoritratti dell’artista ci portano nella sua epoca molto simile eticamente alla nostra.
Molto emblematico questo mondo Ottocentesco che si contorce in più visioni. Esponente romantico, neoclassico ed infine risorgimentale, Francesco Hayez, partecipa all’unità culturale dell’Italia in modo rinnovativo.
Padroneggiò generi diversi come: la pittura storica, il ritratto, la mitologia, la pittura sacra e l’orientalismo. Scoprì infine la profondità del nudo femminile dal potere sensuale, che gli  donò unicità nel panorama del Romanticismo italiano e europeo.

Info:
dal 7 novembre al 21 febbraio
Gallerie d’Italia, Piazza Scala, Milano
Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.30)
Giovedì dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso 21.30)
Lunedì chiuso

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