Il 24 ottobre si terrà a Vicenza una conferenza dal tema: “Magia naturale e Inquisizione nel Veneto medioevale: viaggio nel mondo delle guaritrici ed i loro riti: un’indagine storica ed antropologica”
La magia naturale era una pratica molto diffusa in tutta Europa ed era esercitata principalmente dalle donne.
Nel mondo agricolo veneto era fortemente radicata la convinzione del potere della magia, dell’esistenza delle streghe e degli eventi sovrannaturali.
Chi erano veramente le donne che praticavano la magia?
Queste donne conoscevano le applicazioni medicinali di molte erbe e piante. Erano conoscenze preziose e pratiche che venivano trasmesse di generazione in generazione da tempi anteriori alla istituzionalizzazione del cristianesimo.
Le guaritrici: donne sapienti
Un grande numero di donne condannate a morte durante la caccia alle streghe erano donne che esercitavano l’attività di guaritrici nelle loro comunità. Erano conosciute nei paesi e nei villaggi come “donne sapienti” e le istituzioni, temendo la loro influenza, le chiamarono “chafarderas” (pettegole), prima di chiamarle streghe.
“Strega” divenne presto un termine attribuito alla donna di qualsiasi estrazione sociale per vari motivi: donne che praticavano la magia naturale, donne straniere, donne che si discostavano dal comportamento più rigoroso nell’osservanza delle norme sociali e dalle prescrizioni religiose. Ma anche persone “scomode” che potevano essere vicine, mogli non più volute, e quelle che avevano negato i favori a facinorosi pretendenti. Anche la presenza di un semplice neo era motivo per essere sospettate di stregoneria e finire all’Indice.
L’Inquisizione
In 500 anni di roghi l’Inquisizione ha commesso un “femminicidio” di massa. Bisogna entrare dentro la Matrix del vivere quotidiano di quei secoli dove il diavolo, associato alle streghe, era diventato un’ossessione. Di conseguenza, strega-donna-diavolo era diventato un trinomio inscindibile. Un intrigante viaggio nel medioevo delle streghe e dei roghi dell’Inquisizione.
I relatori della conferenza
Alessandro Norsa
Laureato a Padova in psicologia clinica nel 1996, dal 2001 è psicoterapeuta, specialista in psicosomatica, psicodramma e ipnoterapia. Ha conseguito due master presso l’Università di Coimbra (Portogallo) in terapia della famiglia e cognitivo-comportamentale. Autore di diverse pubblicazioni nazionali e internazionali ha relazionato in convegni e congressi nazionali ed esteri.
La sua attitudine a confrontare pratiche rituali in contesti differenti lo ha portato alla collaborazione con 14 centri universitari di differenti parti del mondo.
Fabio Fornaciari
Autore di saggi sui misteri come sul Manoscritto di Voynich, è studioso di discipline esoteriche, legate soprattutto alla storia delle religioni e all’arte rinascimentale, e di “energie del sacro”. Considera che le conoscenze antiche non abbiano né spazio e né tempo, e avvolgono ogni forma del sapere. Conoscenze che portano ad un’alta spiritualità, dove ogni porta che viene aperta, è collegata con altre, in un circolo infinito in cui varcata la prima soglia, è impossibile ritornare indietro.
Dialoga con il relatore
Ivana Gabriella Cenci, Editore e Direttore Responsabile di Veraclasse.it
Come è organizzato l’evento?
Conferenza interattiva con domande da parte dei partecipanti.
Al termine prenderemo un aperitivo accompagnato da assaggi e stuzzichini, mentre si continuerà a parlare con i relatori.
Saranno rispettate tutte le normative previste per il Covid 19, dal controllo della temperatura all’ingresso, all’utilizzo delle mascherine quando si è in piedi e si circola tra le persone, al corretto distanziamento dei posti a sedere.
Come partecipare?
Per questioni organizzative è indispensabile la prenotazione
Si può aderire:
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