Dopo il grande successo di Firenze, l’inedita mostra che ci fa conoscere “Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue” arriva a Rovereto con circa 230 opere d’arte, espressione delle grandi civiltà della Mesoamerica e delle Ande.
Prima del viaggio di Cristoforo Colombo, la vita, gli usi e i costumi delle culture Meso e Sudamericane erano totalmente sconosciuti al mondo occidentale: con la scoperta delle Americhe crolla la visione di una realtà limitata al triangolo Roma-Grecia-Oriente e irrompe un mondo che non c’era, un intero continente palpitante di umanità rimasto sino al 1492 dietro al velo dell’oceano.
Le società, i miti, le divinità, i giochi, le scritture, le capacità tecniche e quelle artistiche di Maya, Aztechi, Inca e di altre 50 culture dell’America precolombiana, tornano a rivivere attraverso più di 200 opere d’arte mai esposte al pubblico prima, grazie alla generosa ed appassionata ricerca di Giancarlo Ligabue.
Ad un anno dalla sua scomparsa, la mostra “Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue” vuole essere anche un omaggio alla figura del paleontologo veneto da parte del figlio Inti, che continua l’impegno del padre mettendo a disposizione le sue importanti collezioni di oggetti d’arte provenienti da tutti i continenti.
A questo nucleo centrale appartenente alla Collezione Ligabue, si affiancano prestigiosi prestiti internazionali, facendo ripercorrere al visitatore cinquemila anni di civiltà in un quadro completo sull’arte precolombiana fiorita nelle aree del centro e meso America fino all’arrivo di Cristoforo Colombo.
Info
1 ottobre 2016 – 6 gennaio 2017
Palazzo Alberti Poja, corso Bettini 41, Rovereto TN
da martedì a domenica 9-12, 15-18
biglietteria@fondazionemcr.it
ilmondochenoncera.it