L’Artificio Pulsante
La mostra “L’ARTIFICIO PULSANTE” propone la visione dell’artista secondo il suo rapporto esperienziale con Villa Arconati FAR. Un’esperienza che permette di addentrarsi nella complessità delle visioni e della poetica dell’autore, rivolte a indagare molteplici aspetti dell’inconscio oltrepassando la realtà sensibile.
A prima vista le sue opere potrebbero sembrare una semplice riproduzione della realtà, ma ad un’analisi più attenta appare chiaro che l’artista ci porta verso un mondo misterioso e fantastico, dove la natura regna sovrana. Una natura che cerca di prendere il sopravvento sulle architetture barocche del giardino, vigorosa ed esuberante. E così l’elemento acqua prende il posto dei percorsi con la ghiaia, scaturisce dalle porte e si connette con l’osservatore, come inondandolo di energia e forza vitale. Mostri marini arricchiscono i teatri del Giardino, protettori di un antico mondo ormai dimenticato.
Sirene e draghi sono gli altri protagonisti della narrazione di Riccardo: le Sirene, metà donna e uccello: Il loro sguardo ci obbliga a fermarci, facendo riemergere emozioni, ricordi, desideri dimenticati o rimossi. Riccardo Rossati invita i suoi spettatori a liberare la mente da freni inibitori in modo che il pensiero sia libero di vagare, generando un’inattesa visione che sorprendere per la sua assurda armonia.
Intervista a Riccardo Rossati
Ecco alcune considerazioni emerse nel corso della mia intervista all’Artista
“ Ho realizzato queste opere nel mio atelier nei pressi di Parigi, dove vivo. Ho impiegato due anni a realizzarle, durante tutti i mesi di “stallo lavorativo” causato dalla pandemia in corso.
Questa serie di quadri è stata per me compensatoria, i colori e le forme riprodotte sono rassicuranti. Mi sono ispirato alla natura misteriosa e leggermente inquietante del giardino della villa, cogliendone il percorso iniziatico.
L’arte è una trasformazione e l’artista si trasforma attraverso l’arte. Più l’artista diventa medium, più l’ego dell’artista scompare e più affiore l’energia creativa. Viviamo in un periodo di grande ego, bisognerebbe tornare tutti, artisti compresi, ad ascoltarci interiormente.
Solitamente quando dipingo, dopo un po’ ho la sensazione di non essere io a realizzare l’opera, è come se una seconda persona stesse facendo il lavoro. Questo mi accade soprattutto nella prima fase del risveglio, tanto che ho pensato persino di mettere delle carte e dei carboncini a fianco del letto, per essere pronto ad imprimere le impressioni oniriche. Un po’ come Fellini, che annotava al risveglio le suggestioni emerse durante il sonno.
La mia fonte di ispirazione non è mai realistica in senso stretto, è sempre visionaria, magica e con ispirazioni simboliche ed esoteriche. Le letture per me sono molto importanti, molti di noi artisti sono fortemente legati a Jung, soprattutto per quanto riguarda il suo studio degli archetipi.
I miei progetti futuri? Mi piace molto l’aspetto onirico dell’arte. Ho sognato una torre di Babele, una babilonia contemporanea, che diventerà il soggetto dei miei prossimi quadri. Ma mi interessa anche l’umano ed i ritratti. Vorrei ritrarre degli uomini con il bicchiere in mano, esprimendo gli effetti dell’alcool sulle persone ed i momenti drammatici che stanno vivendo.”
Chi è Riccardo Rossati
Riccardo Rossati è un pittore e studioso delle tecniche e profondo conoscitore di ogni aspetto della sua arte. E’ un artista esperto della materia, che cataloga ogni tipo di colore e di materiale pittorico ed è in grado di fabbricare i colori con cui realizza le sue opere d’arte, avendo studiato le tecniche degli antichi.
E’ un artista che studia e conosce a fondo gli stati d’animo. e sa definire con precisione i sentimenti che lo caratterizzano.
Riccardo è nato a Roma da una famiglia di artisti. Dopo avere frequentato l’Accademia di Belle Arti a Roma, intraprende l’attività espositiva a metà degli anni ’90 in Tunisia e Sicilia. Nel 1999 espone nella galleria e centro multimediale Kiron di Parigi. Nello stesso anno vince il premio pubblico Inpdap-Tre Fontane per la realizzazione di un’opera su tela di grande formato per la sede dell’Istituto. Nei primi anni 2000 si stabilisce in Olanda, dove instaura una stretta amicizia con alcuni tra i maggiori rappresentanti del realismo olandese. In questo periodo ha modo, inoltre, di approfondire la sua tecnica pittorica nell’atelier del pittore Odd Nerdrum in Norvegia. Punto d’arrivo di questo periodo è la sua mostra personale nel 2008 nel centro artistico 798 di Pechino, cuore pulsante del mondo artistico cinese. Nel 2011 Rossati si trasferisce a Singapore, dove collabora con Artfront gallery. Nel 2012 si sposta a Bangkok, dove partecipa alle attività artistiche del centro artisticoV64. A questo periodo risalgono anche le partecipazioni del pittore a fiere internazionali di arte contemporanea. Nel 2014 Rossati pubblica il suo manuale di pittura a olio “Il canto della materia” per la casa editrice La Lepre Edizioni. Vive tra Parigi e l’Italia.
Per informazioni e visite della mostra
Fondazione Augusto Rancilio www.villaarconati-far.it | info@fondazioneaugustorancilio.com | +39.393.8680934