Plasmazione dell’atmosfera, compenetrazione di piani e stati d’animo, ecco quello che la mostra Giacomo Balla Astrattista Futurista presso Mamiano di Traversetolo (Parma), vuole evidenziare attraverso la suddivisione delle opere in nove tematiche, tese a proiettare la comprensione dello spettatore al futuro.
Giacomo Balla fu fra i primi protagonisti del Divisionismo italiano per poi maturare verso il movimento futurista di cui divenne forte sostenitore assieme a Marinetti e altri artisti.
La personale di Balla a Mamiano di Traversetolo attraversa il tempo tornando nella Torino del 1871 dove l’artista iniziò la sua carriera, fermandosi nel 1918 alla nascita del “Manifesto del colore”, abbandonando l’attività futurista nel 1937, per arrivare a Roma nel 1958 dove morì.
Per capire il Futurismo bisogna prendere tutte le nozioni sull’arte impressionista che imprigionava la luce, sulle arti tedesce del ‘900 dai colori cupi e dalla nostalgia, sull’arte iconografica giottesca, e su quella paesaggistica inglese e rovesciarne tutti i significati.
“…Le mani dell’artista passatista soffrivano per l’Oggetto perduto; le nostre mani spasimavano per un nuovo Oggetto da creare” (Manifesto della Ricostruzione futurista dell’Universo- 1915).
L’amore scompare per lasciare posto alla possessività, la velocità prende il posto della staticità, la nostalgia viene soclassata dalla proiezione verso il futuro e arte diventa azione. La tela non intrappola più i soggetti perchè il colore e le forme geometriche dividono il tempo.
Non perdetevi questa magnifica mostra d’autunno fino all’8 dicembre 2015.
orari: dalle 10:00 alle 18:00 dal martedì al venerdì (la biglietteria chiude alle 17) – e dalle 10:00 alle 19:00 sabato, domenica e festivi (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso turno di chiusura.
Per informazioni visitare: www.magnanirocca.it