Gli italiani visti dalla televisione, la mostra a Torino

Al castello di Rivoli, in provincia di Torino, si svolge fino al prossimo 16 novembre, la mostra intitolata: “Gli italiani visti dalla televisione. Da Lascia o Raddoppia? a Carosello”. La mostra è curata da Massimo Melotti e dalla consulenza scientifica di Peppino Ortoleva con i preziosi interventi di  Bruno Gambarotta e Ugo Volli. Si tratta di un progetto espositivo (videorassegna multimediale e interattiva), basato esclusivamente sulla collezione del Museo della Pubblicità.

Il progetto si articola ovviamente in una serie di percorsi, dedicati ad approfondimenti dei linguaggi contemporanei che mettono in luce e stabiliscono la  nascita e lo sviluppo di processi sociali e culturali, in particolar modo delle tendenze negli anni delle arti visive. Il primo percorso è dedicato essenzialmente al periodo mitico della televisione degli anni Cinquanta-Settanta. E’ il periodo della scoperta della televisione, dei giochi a premi, degli sceneggiati, delle grandi perfomance, del grande conduttore televisivo e radiofonico Mike Buongiorno con i suo quiz e di Carosello, l’appuntamento televisivo preferito dagli italiani di quel periodo.

Il visitatore rivive quei momenti, ammirando delle proiezioni attraverso installazioni multimediali, consultando gli appositi materiali storici da alcune postazioni informatiche ed  infine rivedere  trasmissioni televisive e film secondo un’attenta ed accurata programmazione stabilita. E’ possibile ammirare una vasta selezione dei circa 2.000 Caroselli, tratti dall’archivio Sipra-Rai, che attualmente fanno parte  della collezione del Museo della Pubblicità. Una particolare sezione è dedicata inoltre all’evoluzione del rapporto tra creatività e arti visive. Nella sala dei convegni invece, si può assistere ad una fitta e ricca  programmazione di film e video che ci ricordano la società di quei tempi: l’Italia preindustriale in “Viaggio nella valle del Po” di Mario Soldati; l’immigrazione, con il film “1960” di Gabriele Salvatores; il Paese che cambia in “Comizi d’amore” di Pier Paolo Pasolini; il boom dei consumi raccontati da “Gente del boom” “La storia siamo noi” di Giovanni Minoli; “Carosello, che passione!” di Luciano Emmer, ed infine il dossier di Ezio Zefferi, “C’era una volta Carosello”. E’ inoltre possibile  visionare, alcuni manifesti riguardanti le campagne le pubblicitarie e politiche, del dopoguerra.

Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia – Rivoli TO
Orario d’apertura
da martedì a venerdì: 10.00 – 17.00
sabato e domenica: 10.00 – 19.00
lunedì chiuso
Biglietto d’ingresso: 6,50 euro
Ridotto: 4,50 euro per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati, possessori della Pyou Card (giovani tra i 15 e 29 anni)
Gratuito per i minori di 11 anni, per i disabili e accompagnatori.
Ingresso libero per i possessori di Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card.
Info: www.castellodirivoli.org

Fonte fotografica – castellodirivoli.org

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