In occasione dei 100 anni dalla morte di Franz Kafka, la Biblioteca Nazionale di Israele celebra lo scrittore boemo con una mostra unica, visitabile fino al 30 giugno 2025. Tra manoscritti originali, lettere personali, prime edizioni rare e disegni, l’esposizione esplora la vita, le opere e il pensiero di uno degli autori più influenti del XX secolo
La nuova Biblioteca Nazionale
È possibile immaginare uno degli autori più influenti del XX secolo scrivere davanti a noi, correggendo in diretta una delle sue intense pagine che descrivono la realtà, spesso “kafkiana”, della vita moderna? Questo accade fino a giugno 2025, alla Biblioteca Nazionale di Israele, nel nuovo edificio di Gerusalemme, situato di fronte alla Knesset. Una struttura che da sola merita una visita, senza considerare l’incredibile patrimonio storico e multiculturale che custodisce.
In occasione del centenario dalla morte di Franz Kafka, la Biblioteca, una delle tre istituzioni al mondo che conservano il suo archivio personale e letterario, celebra lo scrittore boemo con una mostra straordinaria: Kafka: Metamorfosi di un autore. L’esposizione si concentra sulla vita dello scrittore, le sue opere, i suoi rapporti familiari e personali, e offre uno sguardo approfondito sul suo rapporto con l’ebraismo, la lingua yiddish e il sionismo.
L’eredità di Kafka
Un viaggio unico e coinvolgente, come sottolineano i curatori, che onora l’eredità di Kafka e invita i visitatori a perdersi in un autentico labirinto letterario. La mostra ripercorre anche l’affascinante storia del patrimonio letterario di Kafka, salvato e pubblicato grazie al suo amico Max Brod. Una vicenda che iniziò prima della morte dello scrittore e si concluse nel 2019, quando la Corte Suprema israeliana decretò che l’archivio di Kafka fosse un bene culturale da custodire presso la Biblioteca Nazionale di Israele.
Tra gli oggetti esposti figurano il famoso testamento in cui Kafka chiese a Brod di bruciare tutti i suoi scritti, la “Lettera al padre“, lunga 100 pagine, e manoscritti originali di opere iconiche come Il Processo, Amerika e Il Castello. Non mancano racconti e novelle, prime edizioni rare, lettere personali, disegni, fotografie e persino esercizi di scrittura in ebraico. La mostra comprende inoltre materiali che testimoniano l’enorme influenza delle opere di Kafka nel mondo, attraverso adattamenti teatrali, cinematografici, nella danza e nelle arti visive.
Un elemento distintivo dell’esposizione è il contributo di otto illustratori israeliani di spicco – Sergey Isakov, Eitan Eloa, Nino Biniashvili, Anat Warshavsky, Addam Yekutieli, Merav Salomon, Roni Fahima e Michel Kichka – che hanno realizzato opere ispirate ai testi di Kafka e alla sua figura, arricchendo ulteriormente il percorso espositivo.
Il dottor Stefan Litt, curatore degli Studi umanistici generali presso la Biblioteca e co-curatore della mostra, ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’evento. È anche grazie a lui se la complessa vicenda legale legata ai materiali di Kafka si è risolta con la loro assegnazione alla Biblioteca Nazionale di Israele. Grazie a nuove tecnologie e a un’accurata filologia, i visitatori possono persino immergersi nella scrittura di Kafka, quasi come se lo osservassero al lavoro.
L’esposizione sarà visitabile fino al 30 giugno 2025. Per completare questa celebrazione, la Biblioteca Nazionale di Israele ha pubblicato online l’intera collezione dedicata a Kafka, rendendo accessibili documenti unici agli studiosi e agli appassionati di tutto il mondo.