Due esposizioni complementari, una ospitata dal Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore (Belluno) e l’altra dal Museo Civico di Asolo (Treviso), celebrano il centenario di Guglielmo Talamini, pittore del secolo scorso che è entrato a far parte dello scenario dell’arte internazionale esponendo in varie rinomate sedi europee, oltre che alla Biennale di Venezia in otto edizioni consecutive.
Inaugurate nel primo weekend di luglio, le due mostre dal titolo “Guglielmo Talamini, 1918 – 2018: le origini, l’arte, la solitudine tra le Dolomiti e Asolo” tracciano un percorso artistico ma anche turistico inedito e slow, dalle Dolomiti orientali alle dolci colline trevigiane, percorribile sulle due ruote lungo la nuova Ciclovia del Piave o a bordo del panoramico Treno delle Dolomiti.
Percorso artistico e turistico
Pieve di Cadore ed Asolo sono due luoghi simbolo ed espressione della varietà paesaggistica del Veneto, e diventano – grazie a questa iniziativa – punto di partenza e punto d’arrivo di un percorso artistico e turistico insieme.
Percorribile mediamente in tre giorni (30/40 chilometri al giorno) seguendo la nuova Ciclovia del Piave (ben 220 chilometri totali), il bike tour nel segno di Talamini può iniziare a Pieve di Cadore, dove visitare la prima mostra e concedersi una pedalata nel cuore delle Dolomiti, patrimonio naturale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco.
Per raggiungere la mostra di Asolo si prosegue lungo la vallata di Longarone fino a Ponte nelle Alpi e poi verso Belluno, la “Porta delle Dolomiti”. Successivamente si tocca il centro medioevale di Feltre, costruito in altura così da dominare le verdi vallate intorno, per approdare infine ad Asolo, piccolo borgo murato situato sulle colline del Prosecco, definito da Giosuè Carducci la “città dai cento orizzonti” e scelto da numerosi artisti nel passato come buen retiro, nonché inserito tra i Borghi più Belli d’Italia.
L’itinerario è percorribile anche in treno, salendo a bordo del Treno delle Dolomiti: fino al 9 settembre, tutti i giorni, sono attivi i collegamenti ferroviari per Calalzo e nei giorni di sabato e festivi anche i collegamenti dedicati da Venezia, Vicenza e Padova in coincidenza con servizi di autobus, tutti attrezzati per trasporto bici
Guglielmo Talamini
Guglielmo Talamini, artista cadorino (conterraneo di Tiziano Vecellio) vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento inseguendo tenacemente la propria vocazione, è considerato il pioniere di una nuova forma d’arte per l’alto Veneto, che vede l’inserimento di nuove forme pittoriche e lo stravolgere degli antichi valori classici.
La sua pittura evolve nel corso della sua esistenza dal realismo stringente della ritrattistica ad un evidente classicismo. I due periodi pittorici si legano l’uno in modo più spiccato al Cadore e l’altro ad Asolo, sottolineando come i due “luoghi del cuore” di Talamini abbiano influenzato il suo sguardo e il suo stile: per questo sono state scelte come opere simbolo della duplice esposizione “Notturno di Borca di Cadore” (primi anni del Novecento) per Pieve di Cadore e “Vendemmia asolana” (1914), la sua opera grande, per Asolo.
Pieve di Cadore
L’esposizione di Pieve di Cadore sarà incentrata sulla riscoperta delle origini cadorine e montane del pittore, che rappresenta il pioniere dell’arte del Novecento nell’alta provincia di Belluno. Egli è testimone e narratore dei paesaggi e dei volti della gente cadorina della fine dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento e l’esposizione di Pieve permetterà al visitatore di conoscere i volti e gli spaccati di vita rurale del primo Novecento, in un’analisi completa dell’opera di ricerca sul paesaggio delle Dolomiti venete.
Talamini racconta la sua terra natia immortalandone i paesaggi e soprattutto le genti, indagando sui volti segnati dal tempo e dai sentimenti; i suoi ritratti sono particolarmente intensi, in essi riesce a cogliere le sfumature degli sguardi e a intravvedere i pensieri di cui gli occhi sono specchio. L’esposizione si svilupperà seguendo due grandi tematiche: “Il Cadore, la famiglia, la sua gente” e “Il paesaggio dolomitico”.
A Vodo di Cadore, inoltre, sarà possibile visitare la seicentesca casa di famiglia di Talamini, dove egli nacque, costruita in muratura di sasso e composta dai tradizionali ambienti delle storiche abitazioni del territorio: la loda (spazio di collegamento tra gli ambienti principali), la legnaia, la stalla, il larin (grande camino sacro ai Lari, gli spiriti del focolare).
Asolo
L’esposizione di Asolo sarà incentrata sulla ricostruzione storico – artistica attorno all’opera simbolo del periodo asolano, “La vendemmia asolana”, una tela di grandi dimensioni in cui è sintetizzata l’intera parabola artistica del pittore: dalla ricerca condotta sul paesaggio, realizzato con sfumature di colore, allo studio della dimensione rurale e contadina, che pian piano stava scomparendo, all’inserimento del divino attraverso la rilettura della mitologia classica.
Partendo dall’opera sarà possibile ripercorrere lo studio sulla figura e sul paesaggio, passando dai volti degli abitanti di Asolo all’analisi della luce della natura, dalle sperimentazioni audaci influenzate dalle avanguardie di primo Novecento alla riscoperta della figura classica, tratta dal repertorio delle muse mitologiche.
La mostra asolana approfondirà quattro filoni tematici: “Guglielmo Talamini e Asolo”, “La vendemmia asolana e il tema delle muse”, “La luce della natura” e “Sperimentazioni”.
Info
Magnifica Comunità di Cadore
www.magnificacomunitadicadore.it
tel. 0435 32262
info@magnificacomunitadicadore.it
Museo civico di Asolo
www.museoasolo.it
tel. 0423 952313
info@museoasolo.it
Fine mostra: domenica 14 ottobre 2018