Il 25 ottobre 2024, Villa Almerico Capra detta “La Rotonda”, uno dei capolavori più iconici di Andrea Palladio, farà da cornice al convegno “Ri-partire dal giardino: tra storia, sostenibilità e innovazione”. Organizzato dalla Fondazione La Rotonda, l’evento rappresenta un’occasione unica per esplorare l’evoluzione e l’importanza dei giardini storici italiani, unendo passato e futuro sotto il segno della sostenibilità. Esperti di paesaggio, architettura e gestione del patrimonio verde si riuniranno per discutere delle sfide contemporanee legate alla conservazione e alla valorizzazione di questi tesori culturali, con particolare attenzione al restauro del Boschetto Romantico, appena completato grazie ai fondi del PNRR.
La Rotonda, l’edificio palladiano più celebre al mondo, sito patrimonio dell’UNESCO, è un’icona di bellezza che ha ispirato innumerevoli architetture in tutto il globo. Progettata da Andrea Palladio per Paolo Almerico, questa villa veneta rappresenta una fusione perfetta di architettura e natura, un equilibrio che pochi altri edifici possono vantare.
La storia
Paolo Almerico (1514-1589), ecclesiastico vicentino, dopo una carriera a Roma come referendario apostolico per i papi Pio IV e Pio V, decise di ritirarsi nella sua città natale, Vicenza. Nel 1565 affidò a Palladio il progetto della sua dimora, un rifugio bucolico situato su un colle alle porte della città, dove potesse trascorrere gli ultimi anni della sua vita lontano dalle pressioni dell’aristocrazia cittadina. Questo luogo, però, doveva anche essere una residenza di rappresentanza, visibile da chiunque passasse nelle vicinanze. Alla sua morte, la villa passò al figlio Virginio, che la vendette poco dopo ai fratelli Capra, nobili vicentini, che la mantennero fino all’inizio del XIX secolo. Successivamente, la villa cambiò proprietà diverse volte, subì danni durante gli attacchi austriaci del 1848 e fu restaurata in più occasioni, fino a quando, nel 1912, fu acquistata dalla famiglia Valmarana.
Visitata da poeti, artisti e regnanti di tutto il mondo, continua a incantare chiunque la visiti. Oggi, grazie ai fondi del PNRR e dopo il bonus facciate, è stato restaurato anche il suo prezioso Boschetto Romantico, che ora sarà accessibile al pubblico in tutta la sua rinnovata bellezza.
Il Convegno
L’occasione per ammirare questo gioiello restaurato è il convegno del 25 ottobre, intitolato “Ripartire dal giardino tra storia, sostenibilità e innovazione”, promosso da Fondazione La Rotonda e finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero della Cultura, con il patrocinio dell’Associazione Ville Venete e Palladio Museum.
L’evento è organizzato da Amplificatore Culturale snc e rappresenta un format annuale per creare un networking tra esperti del settore, associazioni culturali e realtà territoriali, con l’obiettivo di discutere temi legati alla sostenibilità, conservazione e valorizzazione del patrimonio paesaggistico.
Durante il convegno, gli esperti affronteranno temi paesaggistici, conservativi e sostenibili. La mattinata di lavoro vedrà protagonisti studiosi e proprietari di giardini storici, che racconteranno le loro esperienze legate alla tutela e gestione di questi tesori verdi.
Tra i relatori, Nicolò Valmarana, proprietario di Villa Almerico Capra detta La Rotonda, aprirà l’evento, seguito da Guido Beltramini del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, che esplorerà “La Rotonda come macchina per guardare”. Beltramini spiega: “L’unicità della Rotonda sta nel fatto che è un edificio progettato in funzione dello spazio che lo circonda, del giardino e delle vedute sul paesaggio”.
L’architetto Erika Skabar, esperta di landscape planning, parlerà di “Coltivare nel bello. Paesaggio italiano e transizione ecologica”. Skabar pone alcune domande cruciali: “Come ristabilire l’equilibrio tra agricoltura, ambiente e architettura? Come integrare bellezza e capitale naturale?”.
Chiuderà la sessione Judith Wade, CEO di Grandi Giardini Italiani, con un intervento sull’evoluzione dell’Horticultural Tourism in Italia negli ultimi 25 anni. Wade sottolinea: “Chi ammira la bellezza dei giardini italiani è un pubblico attento alla natura, all’ecologia e alla salvaguardia del paesaggio”.
Nel pomeriggio, tre proprietari di giardini storici, tra cui Nicolò Valmarana, Armando Pizzoni Ardemani del Giardino Monumentale di Valsanzibio, e Giuseppe Sigurtà del Parco Giardino Sigurtà, condivideranno le loro esperienze personali. Pizzoni Ardemani rifletterà sulle sfide della conservazione del Giardino Monumentale di Valsanzibio, mentre Sigurtà parlerà del successo del Parco Giardino Sigurtà, considerato una delle eccellenze italiane.
Valmarana, riflettendo sul restauro del Boschetto Romantico, afferma: “La Rotonda è una Villa elevata sul colle per essere ammirata. Nel recupero del Boschetto si ritrova un luogo di evasione e contemplazione, un ultimo meraviglioso guizzo di vita e cultura prima dell’abbandono ottocentesco”.
Per info e prenotazioni visitare il sito https://www.villalarotonda.it/news/ri-partire-dal-giardino/