Chernobyl, la mostra ricordo interattiva a Rovigo

Il disastro

Il 26 aprile 1986 si verificò l’incidente nucleare più grande di tutti i tempi: il reattore numero 4 della centrale nucleare vicino a Kiev (Ucraina) esplose, obbligando tutta la popolazione che viveva nei pressi della zona contaminata a fuggire e rendere quella terra soprannominata per sempre come la “città fantasma” o “zona di alienzione” a 120 km di distanza da una città tutt’ora abitata e terrorizzata.

La memoria

La popolazione ucraina però tende a voler dimenticare ha raccontato Kateryna Lupych, guida turistica in visita a Rovigo, il ricordo ed il mistero fa paura, come avvicinarsi al luogo della strage.
Devis Vezzaro invece vuole che le persone conoscano quello che è successo, le sensazioni che ha provato durante le sue numerose visite nelle zone colpite, portandoci, attraverso oggetti, rumori, ed anche silenzi assordanti, a vivere quei drammatici momenti che hanno avuto un impatto irreversibile per la flora, la fauna e le persone del luogo.

La mostra

L’esposizione, dopo grandi successi in città come Vicenza, Dueville, Recoaro ed attesa a Milano, Roma e Firenze, fa tappa a Rovigo, in un luogo abbandonato: l’ex ospedale psichiatrico di Granzette.
Le stanze sono allestite con materiale di vario genere, dalle foto scattate da Vezzaro in persona a documenti, materiali, oggetti dell’epoca, il tutto in un’atmosfera creata ad hoc con luci, proiezioni video, suoni, odori e prime pagine del Giornale di Vicenza.
Annualmente Devis Vezzaro visita la zona contaminata ed immortala la situazione, per questo, la mostra itinerante anno dopo anno è ricca di maggiori dettagli .
Anna Korolevska, direttrice del Museo di Chernobyl, ha definito  la mostra come l’esposizione migliore in Europa.

Devis Vezzaro è presidente dell’associazione I luoghi dell’abbandono e conta circa 100 iscritti, dedicati a documentare rivalutazioni storico-culturale dei luoghi che con il tempo sono stata abbandonati al degrado.

 

Informazioni

Dove
presso ex manicomio di Granzette (RO), Via Chiarugi 135

Giorni di apertura
sabato: dalle 14 alle 18 (ultimo ingresso) durata circa 3 ore

domenica: dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso) durata circa 3 ore
Biglietto
contributo 8 euro, gratis fino a 12 anni
Numeri della mostra
1500 metri quadrati di esposizione
44 stanze
55 proiezioni video
530 foto
percorso complessivo di 600 metri lineari

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